Bruxismo: cos’è e rimedi

Hai mai notato di svegliarti con la mandibola indolenzita o un fastidioso mal di testa al mattino?

Potresti soffrire di bruxismo, ovvero l’abitudine involontaria di serrare o digrignare i denti, soprattutto durante il sonno, ma non solo. È un disturbo piuttosto comune che può riguardare sia adulti che bambini e, se trascurato, può portare a seri problemi dentali e muscolari.

Perché si digrignano i denti? Le cause più comuni

Il bruxismo è spesso collegato a fattori psicologici o fisici, lo stress e l’ansia rappresentano le cause principali, in particolare nei casi di bruxismo notturno. Anche i disturbi del sonno, come l’apnea notturna o un sonno frammentato, possono favorire questo comportamento.

In alcuni casi, il problema nasce da una malocclusione o da denti non perfettamente allineati. Altre volte può essere influenzato da condizioni neurologiche o dall’uso di determinati farmaci. Infine, anche piccole abitudini quotidiane, come mordere penne o unghie, possono contribuire ad aggravare la situazione.

Come riconoscere il bruxismo: i sintomi principali

Il segnale più comune è il dolore alla mandibola, che può estendersi fino alle tempie. Molti soffrono anche di mal di testa al risveglio o notano che i denti sono diventati sensibili, consumati o scheggiati. In alcuni casi si sviluppano disturbi dell’articolazione temporo-mandibolare (ATM), accompagnati da rumori durante l’apertura o chiusura della bocca.

Un altro campanello d’allarme è rappresentato dai rumori notturni di digrignamento, spesso notati dal partner. Nei casi più avanzati, può diventare difficile aprire o chiudere completamente la bocca.

Rimedi efficaci per il bruxismo

La buona notizia è che il bruxismo si può gestire e tenere sotto controllo con alcune strategie mirate:

  • Bite dentale: è una placca trasparente realizzata su misura dal dentista, da indossare durante la notte. Serve a proteggere i denti e a ridurre la tensione mandibolare.
  • Gestione dello stress: rilassarsi è fondamentale. Yoga, meditazione o semplici esercizi di respirazione possono fare la differenza. In caso di ansia cronica, anche la psicoterapia può aiutare a individuare e superare le cause profonde.
  • Correzioni dentali: se alla base del problema ci sono disallineamenti o malocclusioni, il dentista potrebbe consigliare un apparecchio ortodontico o piccoli interventi correttivi.
  • Esercizi mandibolari: alcuni fisioterapisti e odontoiatri suggeriscono esercizi mirati per distendere e rilassare i muscoli della mascella.
  • Farmaci: in casi selezionati, il medico può prescrivere miorilassanti, ansiolitici o integratori specifici, ma mai senza supervisione.

Prevenire è meglio che curare

Anche la prevenzione gioca un ruolo fondamentale. Evita caffeina e alcol prima di andare a dormire, mantieni una routine del sonno regolare e rilassante, e cerca di abbandonare abitudini nervose come mordere oggetti o masticare chewing gum in modo eccessivo. Infine, visite regolari dal dentista permettono di individuare tempestivamente i primi segnali del disturbo.