Forfora: come farla scomparire
La forfora è un disturbo del cuoio capelluto che si manifesta con la formazione di piccole scaglie bianche e secche, spesso visibili tra i capelli e sugli indumenti. Queste scaglie derivano dalla desquamazione della cute e, quando diventano abbondanti e persistenti, indicano la presenza di una vera e propria sindrome che necessita di trattamenti mirati. Sebbene non sia una condizione grave, può causare grande disagio, soprattutto a livello sociale, poiché è erroneamente associata a scarsa igiene personale. In realtà, la forfora può colpire anche chi cura meticolosamente la pulizia dei capelli.
Perché il cuoio capelluto si desquama
Le cause che portano alla formazione della forfora sono molteplici, entrano in gioco fattori individuali come l’età, il sesso e la predisposizione genetica, ma anche condizioni del cuoio capelluto come un’eccessiva produzione di sebo. In alcuni casi, la forfora è legata alla presenza di patologie neurologiche o cardiovascolari, oppure è il risultato di un semplice ricambio cellulare troppo rapido.
Non bisogna inoltre trascurare la possibilità che sia provocata da condizioni come la dermatite seborroica, una patologia infiammatoria che coinvolge anche il viso e le orecchie. Tra le principali cause c’è anche l’azione di un microrganismo: il Malassezia Furfur. Questo fungo vive normalmente sulla nostra pelle senza arrecare danni, ma quando il sistema immunitario è indebolito, può proliferare e nutrirsi del sebo prodotto dal cuoio capelluto. Il risultato è un’iperattività delle ghiandole sebacee che rende la cute più grassa e soggetta alla formazione di forfora.
Il sintomo più evidente, oltre alla presenza delle scaglie, è il prurito, spesso fastidioso e persistente, che spinge chi ne soffre a grattarsi, peggiorando l’infiammazione.
Come affrontare e trattare la forfora
Fortunatamente, la forfora può essere trattata in modo efficace con l’uso di prodotti specifici. Shampoo e lozioni a uso topico, formulati per contrastare questo disturbo, sono spesso la prima linea d’intervento. Tra i principi attivi più utilizzati ci sono lo zinco piritione, il solfuro di selenio, il ciclopirox e il catrame, tutti in grado di ridurre l’infiammazione e rallentare la produzione eccessiva di cellule morte.
Uno degli ingredienti più efficaci è il ketoconazolo, un potente antimicotico che agisce direttamente contro il Malassezia Furfur, contribuendo a ristabilire l’equilibrio del cuoio capelluto. In presenza di reazioni allergiche o di una dermatite particolarmente aggressiva, il dermatologo può prescrivere anche trattamenti a base di cortisone per ridurre l’infiammazione.
Affidarsi al parere di un esperto è fondamentale per individuare la causa precisa e scegliere il trattamento più adatto, evitando soluzioni fai-da-te che potrebbero peggiorare la situazione.